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Felice De Giardini

notte allora. Beati nel dominio della preesistenza fedeli al regno che era nei Cieli prima della caduta sulla Terra prima della rivolta nel dolore. Tu volavi lieve sui giardini

fiumi azzurri e colline e praterie dove corrono dolcissime le mie malinconie l'universo trova spazio dentro me ma il coraggio di vivere quello ancora non c'e I giardini

sulla polvere di quei teneri momenti che ci aiutano a sorridere a guardare sempre avanti anche se ci sembra inutile non chiedermi perche si perde l'abitudine alla felicita

: Oggi e un altro giorno e sono stanco Di aspettare la tua volonta Di sentirmi pecora di un branco Che un paradiso non ce l'ha... Dimmi cos'e vero e

: Ti lascero volare via Come l'ultima freccia del cuore Tu che non hai nessuna idea Dell'amore che provo per te Ma era destino e senza di noi Dovrai

: Questa volta vedrai spegnero le parole Per guardarmi attraverso i tuoi occhi Ridi pure se vuoi Ma in un angolo del cuore Ho scoperto i miei mille difetti

: Quante cose ci dividono lo sai oggi che abbiamo fretta ed amarsi e difficile i tuoi occhi che sorridono a meta calamitano azioni e parole le solite

: Sapessi quanta musica che c?e Dentro questa voglia che mi soffoca Ma con indifferenza mi allontano un po? da te Scemo si ma non ruffiano Sapessi com

angolo, gioie che non ti appartengono. Questo tempo inconciliabile gioca contro te. Ecco come si finisce poi, inchiodati a una finestra noi, spettatori malinconici, di felicita